Le barriere che non vediamo

In questi giorni di CODIV-19 soffriamo tutti per le barriere fisiche che ci tengono lontani dalle altre persone. Mascherine, guanti, distanziamento sociale, sono parole che con violenza sono entrate a far parte del nostro vocabolario quotidiano e ognuno di noi esprime il suo vissuto al riguardo.

Nelle nostre vite ci sono però barriere ancora più potenti che molte volte continuiamo a non vedere.

Sono le barriere che poniamo tra noi e gli altri attraverso la nostra comunicazione. Queste barriere sono molto più subdole, perché non le vediamo ma condizionano minuto dopo minuto la qualità delle nostre relazioni.

Quando non diamo fiducia all’altro pensando che tanto non capirà, stiamo creando una barriera.

Ogni volta che non ci sintonizziamo con il suo sentire e non teniamo conto dei messaggi che ci sta inviando, stiamo creando una barriera.

Quando interrompiamo, ci sovrapponiamo stiamo implicitamente dicendo “non sei importante” e creiamo una barriera.

Se parliamo a fiume facciamo monologhi stiamo dicendo “le mie idee sono più importanti”, “non meriti attenzione”, e stiamo creando una barriera.

Ogni volta che mettiamo in dubbio, contraddiciamo, critichiamo, colpevolizziamo stiamo creando barriere mandando implicitamente messaggi del tipo: “ne so più di te”, “Ti sbagli”, “non vai bene”, “sei cattivo”, “sei tu il responsabile”…

Quando diamo consigli e diciamo agli altri cosa devono fare, e non è stato richiesto, gli stiamo dicendo “sei incapace”, “so io cosa è giusto per te”.

Vuoi che continui?

La lista potrebbe essere lunga e credo che tu possa iniziare a comprendere che quello che ci tiene lontano dagli altri veramente non è un nemico esterno ma sono le nostre abitudini, le nostre azioni, i nostri pensieri spesso inconsapevoli.

Le vere barriere tra noi e gli altri dipendono da noi, possiamo vederle, evitarle oppure abbatterle se già ci sono.

Qual è il fine della tua comunicazione? Esiste un’intenzione di BENE?

Se la risposta è un Sì forte e chiaro la soluzione è facile: ti serve la conoscenza. Ti serve di conoscere e riconoscere questi meccanismi. La persona che hai di fronte ti darà sempre la risposta: se si chiude, si giustifica, reagisce significa che hai creato una barriera. Se non era tua intenzione ferire, aggredire, giudicare, puoi sempre cambiare strada riconnettendoti con l’obiettivo della tua comunicazione, con il fine di bene che stai perseguendo.

La gioia che possiamo provare quando ci sentiamo connessi con gli altri, quando ci sentiamo visti, compresi, accolti, in intimità è immensa.

Non saranno mascherine e distante fisiche a tenerci lontani dai nostri cari ma solo le nostre scelte e la capacità di aprirsi del nostro cuore.


Da dove partire per alimentare un dialogo di valore?

Possiamo trasformare solo ciò che vediamo, solo ciò di cui abbiamo consapevolezza. Ti invito quindi, per una settimana, ad osservare le conversazioni che crei con le persone a te vicine. Sono armoniche? ci sono barriere? creano valore?

Puoi utilizzare la scheda di osservazione che ho preparato per te!

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